La logica e la matematica hanno segnato l’evoluzione del pensiero umano sin dall’antichità senza però trovare dei veri e propri punti di incontro sino all’avvento di Gottfried Wilhelm von Leibniz[1] e George Boole[2].
Il contributo di Leibniz, sebbene di importanza miliare per i successivi studiosi della materia, non raggiunse mai il livello di una vera e propria rappresentazione algebrica del “ragionamento”.
La fattibilità di tramutare in calcolo il pensiero logico spetta, infatti, al matematico inglese Gorge Boole[3] (Lincoln, 2 novembre 1815 – Ballintemple, 8 dicembre 1864). Si deve a questo personaggio storico, ormai leggendario, la scintilla che ha determinato lo sviluppo della logica simbolica e degli operatori binari.
Boole riuscì trasfondere il rigore scientifico delle metodologie poste a base della ricerca algebrica allo studio della logica realizzando così un nuovo e rivoluzionario linguaggio attraverso il quale dare vita ad algoritmi applicabili ad un numero infinito di ipotesi argomentative.
Boole, per usare le parole di Renato Borruso[4], “…ideò un sistema di logica formale ipotetica che grazie all’adozione dei BIT (di origine araba) serviva egualmente bene per effettuare operazioni aritmetiche con fulminea velocità e, al tempo stesso…per riprodurre il meccanismo del ragionamento.”[5].
A base del sistema logico matematico di Boole vi è, quindi, l’adozione del sistema binario quale strumento per la rappresentazione delle operazioni aritmetiche e dei processi tipici del ragionamento umano.
“Pur mantenendo distinte le operazioni mentali da quelle algebriche, … il compito di Boole fu quello di travestire la logica con un abito matematico algebrico”[6].
NOTE BIBLIOGRAFICHE
[1] Per un primo approfondimento del pensiero di Leibniz (matematico, filosofo, scienziato, glottoteta, diplomatico, giurista, storico, magistrato e bibliotecario tedesco) si consigliano i seguenti testi: V. Mathieu, Introduzione a Leibniz, Laterza, Roma-Bari, 2008 (8a ed.); M. Mugniai, Introduzione alla filosofia di Leibniz, Einaudi, Torino, 2001; M. R. Antognazza, Trinità e Incarnazione. Il rapporto fra filosofia e teologia rivelata nel pensiero di Leibniz, Vita e Pensiero, Milano, 1999.
[2] Plebe Alessio, Il linguaggio come calcolo: dalla logica di Boole alle reti neuronali, 25 e ss. Lo stesso Autore nonostante si trovi in sintonia con quanto affermato, tuttavia, puntualizza che “Questa connessione tra l’idea di una logica matematica e il calcolo combinatorio è secondo diversi storici la prova dell’influsso di un logico ben più lontano. Ramon Llull, della fine del ‘200, che sarebbe anche responsabile dell’entusiasmo di Hobbe per il pensiero come calcolo”.
[3] Tra le opera dell’Autore si ricordano: Boole G. (1847), The mathematical analysis of Logic, MacMillian, Barclay & MacMillian, Cambridge, Tr. it. di M. Mugnai (1993), L’analisi matematica della logica, Bollati Boringhieri, Torino. Boole G. (1854), An investigation of the laws of thought, on which are founded the mathematical theories of logic and probabilities, Walton & Maberly, London, Tr. it. di. M. Trinchero (1976) Indagine sulle teorie del pensiero su cui sono ondate le leggi matematiche della logica e della probabilità, Einaudi, Torino. Tra i diversi contributi scritti al fine di sintetizzare e rappresentare il pensiero di Boole di particolare interesse e di estrema fruibilità è: Andrea Pedeferri – Profilo di George Boole,www.Aphex.it, n°2 giugno 2010 periodico elettronico, registrazione n/ ISSN 2036-9972 dove è possibile reperire una più ampia bibliografia.
[4] Per un approfondimento del pensiero di Renato Borruso (magistrato, docente di informatica giuridica presso le Università più autorevoli d’Italia e filosofo del diritto e dell’informatica) si rinvia ad una prima bibliografia: Sistema di ricerca elettronica della giurisprudenza, Stamperia Nazionale, 1969; L’Italgiure-Find, Stamperia Nazionale, 1974; Civiltà del computer, (2 vol.), IPSOA, 1978; Computer e diritto (2 vol.), Giuffrè, 1988; L’informatica per il giurista Giuffrè, – I edizione, con C.Tiberi, 1990; Digitantibus succurrunt jura, Kronos editore, 1991; Informatica Giuridica – voce dell’Enciclopedia del diritto – I° Aggiornamento – Giuffrè, 1996; Centro Elaborazione Dati della Corte di Cassazione – voce dell’Enciclopedia del diritto – II° Aggiornamento – Giuffrè, 1997; La legge, il giudice, il computer, Giuffrè, 1998; La tutela giuridica del software, Giuffrè, 1999; Computer e documentazione giuridica: teoria e pratica della ricerca – con L.Mattioli, Giuffrè, 2000; L’informatica per il giurista: dal bit a internet – II° edizione – con C.Tiberi, Giuffrè, 2001; La criminalità nel mondo dei nuovi media –Aspetti criminologici, INFORAV, Roma, 2001; Diritto civile e informatica (con G. Ciacci), “Trattato di diritto civile del Consiglio Nazionale del Notariato” – (di R.Borruso cap.li 1-4, 6 e 7 sez. II), Edizioni scientifiche italiane, Napoli, 2004; L’informatica del diritto – con Di Giorni-Mattioli-Ragona, Parte Speciale del volume intitolata: “Riflessioni sull’informatica giuridica” (pagg 293-413) , Giuffrè, Milano, 2004.
[5] Borruso R.-Russo S. – Tiberi C., L’informatica per il giurista, Dal Bit ad Internet, III ed., Milano, 2009,84.
[6] “Il pensiero logico di George Boole”, di Archimede Albertelli, pubbl. su “Le Scienze (Scientific American)”, num.146, ott.1980, pag.22-30